lunedì 16 marzo 2009

Personal Learning Environment

Da quando è iniziato il corso di Editing multimediale, sto facendo numerose scoperte.
Ma questa prospettiva con cui guardare al proprio "PLE" è un vero tesoro.
Finora ho pensato in termini di competenze , di cose che so, so fare, ho fatto.
Pensare al nostro ambiente di apprendimento in termini di rete di connessioni che si sviluppano e crescono, attraversando il tempo e lo spazio è una prospettiva radicalmente diversa.
Altro che portfolio ! Grazie , Andreas!

Editing multimediale

Ad una settimana dal primo post e dopo ore spese "gir in giro" tra altri blog , ecco che cominciano a diradarsi un pochino le nebbie.
All'espressione "editing multimediale" cominciano ad associarsi immagini, esempi e numerosi "mi piacerebbe imparare".
Allora....
"editing" : si collega alla testualità, ma in contesto web 2.0 , questa assume connotati impensabili in altre situazioni. Penso a testi che si modificano con l'apporto dei lettori: certo , alcuni avevano già teorizzato ciò, ma ora si materializza.
Penso a testi che integrano codici e linguaggi diversi. Io sono un'appassionata delle "parole": le peso, le assaporo e ne colgo sfumanture . Ma a volte sono assolutamente inefficaci. Penso al video postato da Emanuela nel suo blog : un video di 6 minuti è stato capace di suscitare riflessioni che un paio di pagine di "buona scrittura" forse non avrebbero saputo suscitare.
Vi invito a vederlo : dà da pensare!
http://manubra.blogspot.com/2009/03/chi-sono-i-nativi-digitali.html.

Insomma, mi piacerebbe poter scegliere: vorrei imparare ad usare le immagini quando queste sono più espressive e comunicative delle parole. Chiedo troppo?

lunedì 9 marzo 2009

Rompiamo il ghiaccio

Scrivere il primo post, nel mio primo blog , ricorda l' emozione che mi procurava iniziare un quaderno nuovo.... manca solo il profumo della carta!
In compenso c'è questa strana sensazione di maggior responsabilità : il quaderno era mio , ma posso dire altrettanto di un blog?
Probabilmente è un falso problema, poichè non è che l'intera Rete sia lì, ad aspettare da me perle di saggezza, ma confesso che la dimensione del fenomeno mi intimorisce: una stupidaggine su un foglio di quaderno , è solo una stupidaggine; una volta pubblicata , dà l'impressione che sia LA stupidaggine.
Un'altra remora è dovuta all'esperienza di lettrice di blog altrui : ci rimango male, quando vedo che , invece di sviluppare un argomento attraverso i commenti, qualcuno si accanisce sul tapino di turno che scrive "socquadro" , invece di "soqquadro". Perdo proprio la pazienza! Con due "Q" o con una, chi ha scritto voleva dirci con enfasi, che le cose non erano più al loro posto. Mi arrabbio quando si cincischia sulla forma e non si risponde al contenuto: mi sembra un'occasione persa.

Mi rendo conto che sono partita in quarta a raccontare come vivo quest'esperienza,senza essermi presentata.
Bene! Cominciamo ad aggiungere qualche dettaglio personale , in modo che possiate abbinare le esternazioni al personaggio.
Mi chiamo Daniela, ho 48 anni (ancora per qualche giorno...) e vivo nella prima cintura di Torino.
Ebbene, sì : Milano ha l'"interland", mentre a Torino c'è "la prima cintura".
Sono stata per 14 anni insegnante di scuola dell'infanzia e da altrettanti insegno nella scuola primaria . Come molti miei colleghi-amici della IUL , mi sono occupata delle Nuove Tecnologie all'interno del mio istituto, in qualità di funzione strumentale.
Grazie a questo ruolo, ho potuto rendermi conto delle difficoltà che incontrano gli insegnanti nell'adottare nuovi strumenti e nuove metodologie, delle resistenze che oppone il sistema -scuola (introduce le tecnologie non "al posto di" , ma "insieme a" tantissima carta), della curiosità e dell'entusiasmo con cui i bambini hanno accolto le piccole esperienze di uso delle tecnologie, che siamo riusciti ad attivare.
Tre anni fa, stavo rischiando di farmi prendere dallo sconforto, perchè mi sembrava che la Scuola riuscisse ad inglobare ogni innovazione , assemblandola all'esistente e rendendola all'istante "vecchia". In quel momento è arrivata la proposta della IUL.
Ho ripreso a studiare, ho incontrato persone con cui ho scoperto tante affinità e insieme stiamo ragionando su come "far scuola" con i bambini di oggi : bambini che " abitano la casa del domani,che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno" (Gibran).Una bella sfida !
Il prossimo anno, forse, ricomincerò con una classe prima.
E' come se un gigante ci avesse preso con due dita e riportato indietro di 40 anni: non so se sarò maestra unica, prevalente o chissà che cosa. Ma voglio imparare ad usare le potenzialità del web, perchè nè io, nè i miei futuri alunni siamo gli stessi di quarant'anni fa.