venerdì 10 luglio 2009

Viaggi, traguardi, tappe

Ieri, mentre lavoravo alla tesi, ho trovato una poesia che il prof. Rivoltella riportava come augurio a se stesso e a tutti.
Si tratta di "Itaca" di Costantinos Kavakis . Il corso di Editing Multimediale è iniziato con la metafora della passeggiata nel bosco e quando ieri ho letto questi versi non ho potuto fare a meno di sorridere.
Mi sembra uno splendido augurio, che raccolgo con gioia e condivido con tutti coloro che si sono messi in viaggio, con quelli che stanno per arrivare al traguardo e con quanti stanno trasformando il tragurdo in semplice tappa.


Spero che la tua strada sia lunga.
che siano molte le mattine d'estate,
che il piacere di vedere i primi porti
ti arrechi una gioia mai provata.
Cerca di visitare gli empori della Fenicia
E raccogli ciò che vi è di meglio.
Vai alle città d'Egitto,
apprendi da un popolo che ha tanto da insegnare.
Non perdere di vista Itaca,
perchè giungervi è il tuo destino.
Ma non affrettare i tuoi passi;
è meglio che il tuo viaggio duri molti anni
e la tua nave getti l'ancora sull'isola
quando ti sarai arricchito
di ciò che hai conosciuto nel cammino.
Non aspettarti che Itaca ti dia altre ricchezze.
Itaca ti ha già dato un bel viaggio;
senza Itaca tu non saresti mai partito.
Essa ti ha già dato tutto, e null'altro può darti.

Se, infine, troverai che Itaca è povera,
non pensare che ti abbia ingannato.
Perchè sei diventato saggio, hai vissuto una vita intensa
e questo è il significato di Itaca.

(da "Itaca" di Costantinos Kavafis)

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